Visitare Israele è sicuro? Qui tutte le informazioni utili!

Visitare Israele è sicuro?

Visitata da 4,5 milioni di turisti nel 2019, Israele, terra di paesaggi mozzafiato e storia millenaria, rimane una delle mete più gettonate anche nel 2021, anno in cui l’afflusso di turisti non accenna ad arrestarsi. Eppure, Israele è anche tristemente famosa nelle news quotidiane per i frequenti episodi di conflitto dovuti alle tensioni con gli Hezbollah in Libano e gli Hamas a Gaza. Nonostante il cessate-il-fuoco del maggio 2021, la situazione rimane comunque tesa e le cautele da prendere non sono mai troppe. Scopri nei prossimi paragrafi quali sono le precauzioni da prendere per poter approfittare delle bellezze di questo paese così affascinante in tutta sicurezza.  

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Visitare Israele è sicuro? Sì, se si sa come farlo!

Visitare Israele è molto più sicuro di quanto si pensi, ma attenzione: prima della partenza bisogna informarsi correttamente sulla situazione attuale, sul percorso che si intende fare, eventuali formalità doganali ma soprattutto quali sono le zone da evitare e quali precauzioni bisogna adottare per non incorrere in spiacevoli inconvenienti.
Una della prime cose a cui pensare è sicuramente stipulare una buona assicurazione viaggio Israele, e questo per diversi motivi: bisogna informarsi correttamente e organizzarsi prima della partenza.
 

È sicuro viaggiare in Israele? Le zone da evitare e quelle da visitare

E’ certo che i pericoli non possono essere circoscritti a una precisa regione, ma in ogni caso è utile avere a disposizione indicazioni di massima su quali siano in generale i posti da evitare se si vuole vivere un’esperienza piacevole e sicura in Israele. Vediamo quali sono le zone che possono essere maggiormente a rischio per i turisti:

  • I territori Israeliani vicini alla striscia di Gaza. E’ buona norma, a causa delle tensioni presenti nella zona, mantenersi ad almeno 40 km di distanza dalla striscia di Gaza. Infatti, malgrado l’accordo di cessate il fuoco dell’agosto 2014, le tensioni in quest’area sono molto elevate, con operazioni militari e regolare lancio di missili e colpi di mortaio. Città situate in questa zona, e dunque pericolose, sono Sderot, Ashqelon, Netivot, Qiryad Gat ed Ofakim.
  • I territori israeliani lungo la Cisgiordania, nei quali hanno luogo frequenti manifestazioni.
  • Gerusalemme. È possibile visitare questa splendida città, ma solo a patto di usare la massima accortezza, seguendo le istruzioni delle forze di sicurezza locali ed evitando di visitare i siti religiosi nei giorni di festa ebraici e musulmani. Si raccomanda inoltre di evitare il Jerusalem Light Rail e i traghetti Shu’fat-French Hill e Kiryat Moshe-Mount Herzl, poiché attraversano regioni in cui esistono tensioni latenti e in cui si sono verificati molteplici atti di violenza. È da evitare anche la Gerusalemme dell’est, poiché si trova in territorio Palestinese occupato.
  • Zona confinante con il Libano. In questa zona è in vigore il cessate il fuoco dall’agosto 2006, tuttavia rimangono molto elevate le tensioni, con incidenti alle frontiere e attacchi missilistici provenienti dal Libano meridionale.
  • Zona confinante con il Sinai (Egitto). La città di Eilat e le zone limitrofe sono state colpite da attacchi missilistici e non è da escludere che ciò possa ripetersi.
  • Alture del Golan. Un missile terra-aria lanciato dalla Siria ha raggiunto le alture del Golan nel Gennaio 2019, ma in generale si sconsigliano i viaggi nella regione confinante con la zona cuscinetto tra Israele e Siria. In questa zona, inoltre, vi sono ancora campi minati, ovviamente recintati e segnalati da cartelli indicatori.

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È sicuro andare in Israele? Tutte le raccomandazioni utili

In generale occorre prestare molta attenzione, poiché, data la situazione politica di Israele e degli stati confinanti, determinati avvenimenti possono ripercuotersi sulla situazione di sicurezza del Paese. Durante le manifestazioni nelle città è possibile che si verifichino scontri tra la polizia e i dimostranti, soprattutto nelle zone di confine e nei giorni di commemorazione. Si raccomandano, quindi, una serie di misure precauzionali:

  • Informarsi prima del viaggio e continuare a mantenersi informati durante tutto il soggiorno in merito all’ evoluzione della situazione in Israele e in tutto il Medio Oriente.
  • Seguire le indicazioni delle autorità locali e dei partner commerciali del posto.
  • Rimanere vigili in caso ci si imbatta in una manifestazione o ci si trovi all’interno di un occasionale assembramento.
  • Adeguarsi ai costumi locali per quanto riguarda l’abbigliamento e il comportamento, considerando che le offese alle norme e alla sensibilità religiose possono comportare conseguenze penali.
  • Non ultimo, attenzione ai pericoli naturali, come precipitazioni improvvise e violente che possono far straripare i fiumi (soprattutto se si programma una escursione nel periodo invernale) o terremoti. In tal caso si raccomanda di mettersi tempestivamente in contatto con i propri famigliari e di seguire le indicazioni delle autorità locali.

Un’ultima raccomandazione riguarda ciò che è bene NON portare in Israele: al momento della partenza, le autorità fanno molta attenzione al possesso di mezzi elettronici, come computer, macchine fotografiche, telefonini, avendo la facoltà di sequestrare tali apparecchi in caso di sospetto. In genere, però, questi apparecchi vengono controllati scrupolosamente (le autorità israeliane hanno la facoltà di chiedere ai viaggiatori le password di account e-mail privati e social network per le verifiche) e lasciati imbarcare come bagaglio sullo stesso volo.

È bene ricordare, comunque, che, mentre è vero che la situazione in Israele è molto delicata ed è bene prendere tutte le precauzioni, Israele è uno degli stati che spende di più al mondo in termini di sicurezza interna, con personale specializzato e tecnologie all’avanguardia. L’aeroporto di Tel Aviv, ad esempio, è considerato uno dei più sicuri al mondo, per via dei controlli approfonditi all’arrivo e alla partenza dei viaggiatori. La stessa città di Gerusalemme colpisce per la massiccia presenza di militari, polizia armata e telecamere. È senza dubbio una città che merita di essere visitata, con tutti questi credo religiosi che convivono insieme, non senza tensioni, nello spazio di pochi chilometri quadrati.

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